L’anno scorso ho preso la decisione di diventare una money coach. Il podcast mi stava dando tante soddisfazioni. Intervistavo donne molte interessanti e ricevevo riscontri molto positivi. Mi ero resa conto che questo progetto del cuore poteva diventare un lavoro e mi sentivo elettrizzata.

Immaginavo le cose che il futuro aveva in serbo per me. Avrei cominciato facendo consulenze individuali. Sarei poi passata a percorsi di gruppo e a corsi online. Sognavo (e sogno ancora) di scrivere un libro e di parlare sul palco di un TedX.

A febbraio mi sono lanciata e ho cominciato a lavorare con meravigliose clienti beta che erano molto soddisfatte dei risultati che stavano raggiungendo (puoi leggere alcune recensioni qui). Ho ingaggiato una coach per trasformare il mio sogno in un piano di successo.

Tutto stava andando nel migliore dei modi.

“La vita è ciò che ti accade

mentre stai facendo altri progetti.”

John Lennon

Poi ho scoperto di essere incinta.

Sarò sincera. In un primo momento non l’ho presa bene. Ho pianto ma non di gioia.

Tutti i miei bei piani stavano andando a quel paese.

Per prima cosa non desideravo altri figli miei. I primi anni con mio figlio erano stati belli tosti ed ero felice dell’equilibrio che la nostra famiglia aveva raggiunto. Con mio marito stavamo prendendo in considerazione di diventare eventualmente una famiglia affidataria ma non a breve.

Rimanere incinta voleva dire non potere proseguire con la mia attività attuale che doveva finanziare l’avvio della nuova attività. Non potevo neanche cercare un lavoro da dipendente perché chi assumerebbe una donna incinta in Italia?

Cinquanta sfumature di pippe mentali

Avrei avuto diritto all’indennità di maternità? Quanto sarebbe stato? Sarebbe valso la pena pagare i contributi Inps per poterla ricevere?

Avrei fatto meglio a chiudere direttamente la partita Iva?

Fare la mamma e basta era fuori discussione per me e comunque come avremo fatto con il solo stipendio di mio marito?

Anche se riuscivo a partire, come avrei fatto a conciliare le esigenze di un neonato con il fare consulenze individuali?

Ero veramente nel pallone più totale e vedevo problemi insormontabili ovunque.

Avevo intervistato Valentina Simeoni autrice di Mamme con la partita IVA ma le professioniste di cui parlava erano rimaste incinte ad attività avviata. Le altre storie che trovavo online erano di madri che si erano messa in proprio dopo la nascita del loro figlio com’era capitato.

Le rare testimonianze di donne incinte che stavano avviando un’attività riguardava il mondo delle start up.

Voleva dire che quello che desideravo non si poteva fare?

E’ lì che la mia coach Alessia è stata fondamentale più che mai. Non si è scomposta quando le ho detto di essere incinta. Per lei non era assolutamente un problema ma semplicemente una circostanza importante da prendere in considerazione e anzi da cui prendere spunto. Infatti grazie alle sue domande è venuto fuori quello che desideravo realmente fare.

Il mio vero sogno nel cassetto

Un desiderio così audace che non mi ero neanche permesso di formularlo.

Durante i mesi successivi ho fatto fatica a parlarne con gli altri. Non avevo ancora abbastanza fiducia in me per condividerlo con il mondo.

Ora invece è arrivato il momento di dirlo forte e chiaro.

L’anno prossimo lancerò una scuola online di educazione finanziaria per donne che concilia gli aspetti emotivi e pratici del denaro. Sarà uno spazio dove imparare e condividere.

Lavoreremo su emozioni, credenze e psicologia del denaro. Partiremo dalle basi come fare un budget fino a parlare di investimenti.

Ci sarò io e altre docenti (commercialista, avvocato, psicologa, consulente finanziaria ecc…) e offriremo anche consulenze individuali.

E’ un progetto ambizioso e complesso. Ci ho creduto fin da subito ma non era sicura di essere la persona giusta per portarlo avanti.

Senza contare la mia maternità di mezzo.

Cosa succede quando ti permetti di sognare sul serio

Scopri quello che desideri realmente e ti puoi dare da fare per ottenerlo.

Non c’era niente di male nel fare semplicemente la coach ma non mi fa battere il cuore come l’idea di collaborare con altre donne per far sì che ogni donna sia libera di essere, fare e avere quello che desidera perché crede in sé stessa e ha i mezzi economici per farlo.

Se vuoi fare parte di questa avventura, iscriviti alla lista d’attesa per rimanere aggiornata e essere la prima sapere quando aprirò le iscrizioni.

E tu, ti permetti di sognare sul serio? Qual è il tuo vero sogno nel cassetto? Raccontacelo nei commenti.